sabato 21 marzo 2009

IL PRINCIPIO

"di dove sono venuto? di dove mi hai preso?" domandava il bambino alla mamma.

Ella rispose ,mezzo piangendo e mezzo ridendo,serrandosi il bambino contro il petto:
"Tu eri nascosto nel mio cuore
come un desiderio ,mio caro!
Tu eri nelle bambole dei miei giochi infantili
e quando io ,tutte le mattina ,
facevo con l'argilla l'immagine del mio Dio ,
plasmavo e riplasmavo anche la tua.
Tu eri chiuso col Dio della nostra casa dentro la nicchia ,
ed io ti adoravo .
Tu eri in tutte le mie speranze,
in tutto il mio amore ,in tutta la mia vita,
nella vita di mia madre.
Il grembo allo Spirito che protegge la nostra casa ,
per lunghi anni ti formasti.
Quando nella giovinezza il mio cuore aprì i suoi petali ,
tu gli alitasti intorno ,come una fragranza .
Il tuo dolce e delicato fiore era
come uno splendore rovente di cielo ,prima dell'alba.
Piccino mio, caro gemello di una luce mattutina ,
tu hai vagato
seguendo la corrente della vita del mondo ,
finchè ti sei arenato sul mio cuore.
Quando fisso il tuo visino
vi scorgo misteri che mi sopraffanno ;
tu che appartieni a tutto ,
sei divenuto mio.
Per amore di perderti io ti prendo e ti stringo al mio petto .
Quale magia ha attirato il tesoro del mondo in queste mie deboli braccia?


Rabindranath Tagore

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